Due casi distinti, dove i Carabinieri, all’esito delle indagini svolte, hanno notificato due provvedimenti cautelari nei confronti di altrettanti uomini, resisi protagonisti di casi di violenza nei confronti delle rispettive compagne.

Il primo caso riguarda un cittadino di origini albanesi, residente a Follonica (GR) con la compagna, a cui è stato contestato il reato di maltrattamenti in famiglia : il tutto parte dalla denuncia fatta dalla donna, italiana classe 85, che un giorno di fine ottobre, nel corso di una ennesima lite, si era vista minacciare di morte con un coltello dal suo compagno. Da quell’episodio, aveva deciso di denunciare, raccontando a ritroso ripetuti e numerosi comportamenti vessatori subiti dall’uomo, di indole violenta, avvezzo a rivolgersi alla donna con toni minacciosi ed offensivi, e non nuovo a comportamenti maneschi. Tutte condotte descritte in fase di denuncia, ed emerse con chiarezza nella ricostruzione fatta dai Carabinieri, che sentendo la vittima ma anche varie persone a conoscenza dei fatti, tra cui in particolare alcuni conoscenti della coppia, hanno ripercorso anni di un rapporto impostato su vessazioni e sopraffazioni da parte di lui , resosi responsabile più volte di botte ai danni della signora, anche alla presenza dei loro figli minori, che hanno loro malgrado assistito a scene in cui la madre veniva malmenata e svilita.

Grazie all’attività svolta dai Carabinieri della Stazione di Follonica, ora l’uomo è stato – con ordinanza del GIP del Tribunale di Grosseto – allontanato dalla casa familiare, con divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa.

Anche il secondo episodio si verifica a Follonica, e riguarda un italiano di circa 50 anni, residente a Gavorrano (GR), e la sua ex compagna. I due sono stati legati per anni da una lunga relazione sentimentale, che la donna aveva alcuni mesi fa deciso di troncare definitivamente, nonostante la presenza di due figli, perché ormai non più capace di sopportare i comportamenti ossessivi da parte dell’uomo. Quest’ultimo, oppresso dalla gelosia, era abituato a seguirla ovunque, con appostamenti presso casa della donna e i vari luoghi che poteva frequentare, tra cui le abitazioni di alcune amiche. I Carabinieri hanno infatti raccolto le testimonianze di diversi testimoni, tra cui emerge quella di una amica di lei, che ha raccontato, a conferma di quanto già riferito dalla vittima, un episodio in cui era stata suo malgrado coinvolta. Una sera di fine estate, mentre le due donne erano in giro, l’uomo ha inscenato il loro investimento, puntando a gran velocità con l’auto verso di loro, e fermandosi a pochi centimetri. Non pago, nell’andare via, l’uomo, rivolgendosi alla compagna, ha mimato il gesto del taglio della gola. Questo, insieme a molti altri episodi, hanno nel tempo creato un perdurante stato di ansia e timore per la propria incolumità nella donna, che è stata costretta a cambiare diverse abitudini di vita, limitare al minimo la sua vita sociale ed addirittura evitare di affacciarsi al balcone, nel timore di incontrare l’ex compagno, spesso appostato fuori casa.

Anche in questo caso, il GIP del Tribunale di Grosseto, nel condividere i risultati delle indagini dei Carabinieri di Follonica, ha emesso nei confronti del 50enne, che è indagato per atti persecutori, un provvedimento di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.


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